Cena….colo del 23 settembre 2013
Cari amici
Anche questa volta abbiamo letto vari articoli e capitoli di libri relativi a quanto pensiamo sia importante da inserire nel nostro Quaderno di viaggio sulla Giordania, una delle più richieste mete dei nostri partecipanti.
Vi inviamo quelli che sono stati scelti:
Stefano Cervo
I COSIDDETTI CASTELLI DEL DESERTO
Tratto dal volume “La Giordania che abbiamo attraversato” a cura
di Silvia Lusuardi Siena e Claudia Perassi - Editore: Graphic E-Business, Scilla (RC) 2012
Un interessante capitolo che spiega la nascita e l’utilizzo di questi edifici cosiddetti Castelli
“L’area che si estende a est di Amman e che si insinua come un cuneo trapezoidale tra la Siria, l’Iraq e l’Arabia Saudita si caratterizza morfologicamente come una pianura semidesertica, piatta e monotona; archeologicamente essa è ricca di castra romano-bizantini nonché di residenze omayyadi, concentrate per lo più nella zona della hamada (deserto collinare) della regione di Azraq, note con il nome di castelli del deserto.
II termine accomuna realtà differenti sotto una definizione doppiamente fallace, la prima in quanto gli edifici identificati da tale definizione non furono mai castelli e la funzione militare è spesso suggerita più che esplicata, la seconda in quanto il territorio in cui si trovano non era desertico al tempo della loro edificazione, ma area rurale (badiya). Tali edifici, che hanno caratteristiche planimetriche differenti in rapporto alla loro funzionalità, sono accomunati tuttavia, oltre che dalla cronologia e dalle tecniche edilizie e artistiche, anche dal fatto di appartenere a poche tipologie ben precise. Si tratta di piccoli insediamenti volti all’occupazione e allo sfruttamento del territorio, composti da qasr veri e propri, per lo più senza funzioni militari, terme, caravanserragli, con moschee e quartieri abitativi, nonché da tutte le infrastrutture necessarie all’uso agricolo dei suoli (canali, cisterne e sistemi di irrigazione).”
IL MITO DI LAWRENCE
di Roberto Pierpaoli
un bell’estratto della vita, delle aspirazioni e dei successi e non di Lawrence d’Arabia
“Considerato uno degli ultimi eroi romantici, avventuriero, letterato, archeologo, agente segreto, membro di una confraternita denominata la Tavola Rotonda che incarnava gli ideali degli antichi crociati, paladino del nazionalismo arabo, condottiero abile e risoluto, sottile stratega e sapiente diplomatico decorato con la legion d’Onore, il colonnello Thomas Edward Lawrence è stato uno dei più controversi e discussi protagonisti dell’insurrezione delle tribù arabe contro la dominazione ottomana che si attuò tra il 1916 e il 1918, nella zona compresa fra l’Hegiaz e la Transgiordania, quando anche l’intera Europa era coinvolta nella Prima grande guerra mondiale.”
Lucia Annunziata
RE HUSSEIN, QUATTRO MOGLI QUATTRO SVOLTE
da il “Corriere della Sera” – 28 agosto 1995
Un bell’articolo che descrive sessantatre anni di vita e quarantasei di regno pieni di eventi pubblici e privati. E nella vita di re Hussein di Giordania c’è stato spazio per tutto: la pace e la guerra, il dialogo e le rotture, le lacrime e i trionfi, la stima e l’inimicizia, quattro mogli e undici figli e soprattutto per il trattato di pace firmato con Israele nell’ottobre 1994 dopo uno stato di tensione che durava dal 1948.
“Sgombriamo il campo, intanto, dalle molte battute che si fanno spesso sul Piccolo Regno e il Piccolo Re. Hussein Ibn Talal di Giordania uno dei pochi personaggi di autentico sangue blu che oggi occupi un trono. La sua dinastia può guardare dall’alto in basso non solo i vari reucci arabi, a cominciare dall’arrogante ma "nuovissimo" Fahd di Arabia Saudita, ma i Windsor d’Inghilterra, anche loro di sangue blu "nuovissimo" se comparato al sangue di Maometto che scorre nelle vene degli eredi della casa hascemita. Del grande nobile, Hussein di Giordania ha la razza: il suo regno, con il suo deserto attraversato dai cammelli, dalle jeep montate da uomini con kafya rossi della Legione del Deserto, e dai camion dei trasportatori che portano merci in tutto il Medio Oriente, è ancora uno dei più forti luoghi delle identità della regione. Ma la razza del sangue blu hascemita ha saputo soprattutto dimostrarsi nella capacità con cui, nel tempo, il re ha saputo emanciparsi da tutte le sue tutele.”
Andiamo dunque avanti spediti e aspettiamo articoli, racconti, capitoli di libri che parlino di:
Wadi Rum, deserto (buone descrizioni sulla base della promozione a sito dell'UNESCO)
Letteratura – diari - relazioni di viaggio anche monografici
Articoli tratti dalla nostra Rivista
Ed anche di altri argomenti che dimentichiamo e che invece ritenete importanti
A lunedi prossimo
daniela
Cena….colo del 16 settembre 2013
Cari amici
Proseguono le ricerche di articoli, libri e quanto altro relative al Quaderno di Viaggio sulla Giordania.
Questa settimana abbiamo letto ed approvato due articoli sulla storia giordana dagli albori ad oggi, ed un articolo sulla drammatica situazione idrica in Giordania.
Renzo Bassi
ORO BLU
Meridiani, anno 223, n.182, ottobre 2009
La drammatica situazione idrica nel medio oriente e in modo particolare in Giordania
“Per gli abitanti di alcuni quartieri di Amman il sabato è il National-take-a-shower day, la giornata nazionale della doccia. Perché? Perché nei loro quartieri l'acqua esce dal rubinetto di casa solo il sabato, e dunque la famiglia si mette in coda in bagno. Altrove la festa ha luogo in altri giorni, perché il funzionamento degli acquedotti dipende da molti fattori, e il calendario della distribuzione è variabile. Inoltre, chi può permetterselo un supplemento d'acqua può comperarlo dalle autocisterne verdi, che girano soprattutto nei quartieri più ricchi. Insomma, la Giordania ha sete e, se la situazione non cambierà, fra qualche anno il problema potrebbe diventare drammatico.”
Micol Briziobello
GIORDANIA “LA MODERATA”
Dal sito web: www.misna.org/ Agosto 2011
La Giordania non è differente da altri paesi arabi che stanno conoscendo un processo di transizione democratica; anch’essa raggiungerà la democrazia, o attraverso un processo di riforme o attraverso un cambio di regime (Rohile Gharaibeh, politico giordano)
“Nel cuore dell'intricata situazione mediorientale la Giordania rappresenta un'eccezione. Adesso però, nonostante sia considerata da sempre per gli Stati Uniti un "Paese amico", deve confrontarsi con uno scacchiere quanto mai intricato ed una situazione interna fatta di tensioni sociali e spinte integraliste.
Lo scorso 25 maggio, alla presenza di numerose autorità, si è svolta la cerimonia del 65° anniversario di indipendenza del Paese. Re Abdallah Bin Hussein è salito al trono nel gennaio 1999. Suo padre Hussein bin Talal è stato uno dei capi di Stato più importanti nella storia del Medio Oriente. Infatti re Hussein ha governato per 47 anni ed è stato il primo a firmare la pace con Israele. Prima di morire ha estromesso il fratello Hassan, ritenuto troppo vicino all'opposizione, per fare spazio al figlio Abdallah II che si è riconciliato con l'Arabia Saudita (con cui ci sono antiche rivalità dinastiche) e si è riavvicinato alla Siria. Il giovane re si è impegnato in un ambizioso processo di modernizzazione del Paese: in Giordania vige una democrazia "bloccata", quella di Amman è una monarchia costituzionale che lascia ampi poteri esecutivi e legislativi al re. Il potere giudiziario è indipendente in base alla Costituzione del 1952. Il Parlamento è composto da 40 Senatori nominati dal re e da 80 deputati eletti dal popolo. Solo nel 1991 re Hussein ha revocato la messa al bando dei partiti politici e nel 1993 si sono svolte le prime elezioni multipartitiche dopo quelle del 1956…”
Roberto Pierpaoli
STORIA E CIVILTA’ DELLA GIORDANIA
Sunto estratto da varie fonti della storia antica della Giordania
I resti archeologici che la Giordania conserva sono la testimonianza di una cultura millenaria che affonda le sue radici nella preistoria. E’ in questa terra che sono nati i primi centri urbani dell'umanità: i resti di abitazione delle più antiche comunità organizzate risalenti a circa 10.000 anni fa sono ancora visibili a Jerico, nella valle del Giordano, e a Beida.
In posizione strategica, tra il Mediterraneo e la Penisola Arabica, questo paese ha rappresentato in tutti i tempi la via di passaggio ma anche la meta di conquista da parte di molti popoli: Egiziani, Ittiti, Fenici, Assiri, Babilonesi, Persiani, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Turchi si scontrarono su questo territorio.
La storia recente ha inizio con la rivolta araba del 1916, la quale mise fine alla dominazione ottomana, e nel 1950 questo paese divenne il Regno Hashemita di Giordania.
Vi ricordiamo quali argomenti pensiamo siano ancora da coprire:
Invasione turca e liberazione (l'epopea di Lawrence d’Arabia raccontata nel suo libro I sette pilastri della saggezza)
Un articolo di geopolitica dal ‘48 in poi
Un articolo sulla storia della Famiglia Reale
Wadi Rum, deserto (buone descrizione sulla base della promozione a sito dell'UNESCO)
E una bella descrizione della Zona dei Castelli Giordani
Letteratura – diari - relazioni di viaggio anche monografici
Articoli tratti dalla nostra Rivista
Cena….colo del 9 settembre 2013
Cari amici,
Dopo i saluti, i racconti dell’estate e lo spuntino con pizza, torte fatte in casa e bevande
analcoliche, sono continuati i lavori del Quaderno di viaggio GIORDANIA.
Abbiamo letto i due articoli di cui inseriamo uno stralcio e vi inviamo in allegato il testo completo.
Hanno riscosso l’approvazione del gruppo e quindi verranno inseriti.
Vorremmo riuscire a pubblicare questo nuovo quaderno per inizio Dicembre in modo da poterlo distribuire a tutti i viaggi in partenza a Natale Capodanno ed oltre.
Ci vorra' maggiore concentrazione ed impegno il che vuol dire cercare, leggere, proporre insomma venire con un piccolo grande bagaglio di articoli gia' letti e valutati.
Sono certo che potremo farcela...i nostri quaderni sono molto apprezzati e continuano a svolgere quella funzione di informazione culturale che e' l'anima del nostro modo di viaggiare.
Andreas M. Steiner e Massimo Vidale
PETRA E L'AVVENTUROSO VIAGGIO DELLO SCEICCO IBRAHIM
Dalla rivista “Archeo”, a.28, n.7, luglio 2012
Duecento anni fa, nell'agosto del 1812, un viaggiatore svizzero nascosto in abiti arabi tradizionali si inerpica tra le aride montagne dell'antica terra di Edom alla ricerca di una città misteriosa, di cui si era persa la memoria da secoli...
“Il racconto della riscoperta di Petra, luogo-simbolo dell'archeologia del Vicino Oriente. Fu scritto esattamente duecento anni fa, il 22 agosto del 1812. In quel giorno, infatti, il giovane esploratore di nazionalità svizzera, Johann Ludwig Burckhardt, giunge nel Uadi Musa, la “Valle di Mosé”, a conclusione di un viaggio che da Damasco lo aveva portato ad Amman e, da lì, sul percorso della celebre “Strada dei Re”, l'antichissima via carovaniera che univa la Siria con l’Egitto e la Penisola arabica.
Per motivi di sicurezza - e anche per non destare inutili sospetti - Burckhardt indossa il tradizionale abbigliamento dei beduini e si spaccia per un erudito islamico, di nome Ibrahim Ibn Abdallah. La sua attenzione si desta quando sente parlare di splendide rovine che sarebbero nascoste nella valle. Ma, ben conscio di non poter esprimere apertamente il suo interesse per quanto era comunque considerata opera di “infedeli”, egli escogita lo stratagemma di cui ci narra nel suo diario: fa finta di voler offrire un sacrificio sul Gebel Harun, la “montagna di Aronne”, dove, secondo la tradizione islamica (ma anche cristiana) si trova la tomba del fratello di Mosè. È così che, accompagnato da una guida locale, egli si incammina in direzione del Gebel, attraversando a lungo le magnifiche e grandiose rovine della città morta, badando bene a non mostrare alcun segno di emozione.”
Nanni Ruschena
AMMAN, LA CAPITALE CHE VERRÀ
Meridiani , anno 223, n.182, ottobre 2009
Nessuna città in Medio Oriente sta cambiando così rapidamente, sovrapponendo al proprio profilo tradizionale quello di una metropoli del terzo millennio
“Amman è una delle città più antiche al mondo: i primi insediamenti stabili risalgono a circa 8.500 anni prima di Cristo, e da allora c'è sempre stato qualcuno: ammoniti, poi ebrei, assiri, persiani, greci, egiziani, nabatei, romani, bizantini... e ovviamente l'Islam con i suoi i califfi, gli Omayyadi di Damasco e gli Abbasidi di Baghdad. Tuttavia ancora alla fine dell'Ottocento Amman era soprattutto un grosso villaggio circondato da illustri rovine.
Tuttavia, nel 1948, Amman era ancora una cittadina. Nel giro di alcuni decenni, però, si sarebbe gonfiata fino a diventare una metropoli: oggi i sette colli su cui è stata edificata in principio sono diventati diciannove, e metà della popolazione giordana sta qui! I nuovi abitanti sono arrivati a ondate: la prima è stata quella dei rifugiati palestinesi, dopo la creazione dello Stato di Israele; la seconda, ancora di palestinesi, è avvenuta nel '67, dopo la Guerra dei sei giorni. Poi ci sono stati i profughi del 1991, dopo la Guerra del golfo, e quindi gli iracheni in fuga dal loro Paese dopo l'invasione americana nel 2003. Risultato? I residenti oggi sono poco meno di 3 milioni, e nessuna città del Medio Oriente è cresciuta così in fretta, vorticosamente, in assenza di pianificazione, almeno all'inizio. Con infiniti problemi: una ventina d'anni fa, per esempio, qui c'era abbastanza acqua per tutti. Ora ce n'è solo per pochi, viene razionata e ogni casa deve contare sui propri serbatoi.”
Quindi ora bisognerà coprire altri argomenti come:
Archeologia e storia (anche singole monografie di particolare valore )
Ellenismo
Dominazione ottomana in Giordania,
Invasione turca e liberazione (l'epopea di Lawrence d’Arabia raccontata nel suo libro I sette pilastri della saggezza)
Un articolo di geopolitica dal ‘48 in poi
Un articolo sulla storia della Famiglia Reale
Wadi Rum, deserto (buone descrizione sulla base della promozione a sito dell'UNESCO)
E una bella descrizione della Zona dei Castelli Giordani
Letteratura – diari - relazioni di viaggio anche monografici
Articoli tratti dalla nostra Rivista
Vi invitiamo quindi a cercare, leggere e portare o inviare quello che pensate possa coprire questi argomenti.
A lunedi prossimo
Vittorio e Daniela