
Sulla Transmongolica.
Oltre 9000 km in treno da Mosca a Pechino sulle orme di Gengis Khan
di Mauro Buffa
La ferrovia transmongolica è un ponte lunghissimo che collega territori vasti ed enigmatici, sul filo del sogno. Da Mosca a Pechino attraversa la taiga siberiana, le steppe mongole, il deserto del Gobi, superando il remoto confine tra le regioni di Gengis Khan e il paese più popoloso del mondo, la Cina. Passando da una civiltà
pressoché immutata nei secoli a quanto di più avveniristico e tecnologico esista oggi.
Mauro Buffa ci racconta questo straordinario viaggio in treno lungo quasi 10.000 chilometri (più la digressione in Mongolia, sceso dal convoglio) in cui ha incontrato russi post sovietici, babushke infreddolite, pastori nomadi maestri dell’essenzialità; ha assaggiato la vodka alle 10 del mattino, ha trovato ospitalità nelle gher mangiando carne di montone e bevendo tè salato, lasciandosi incantare dagli spazi infiniti ancora non contaminati dalle infrastrutture umane.
COLLANA PICCOLA FILOSOFIA DI VIAGGIO
Il richiamo della strada
Piccola mistica del viaggiatore in partenza
di Sébastien Jallade
Il libro racconta la mistica moderna del viaggio e, a partire dalla ricca esperienza dell’autore, esplora le motivazioni, coscienti o incoscienti, dei candidati alla partenza. Indipendentemente dal tipo di viaggio, dalla sua durata o dai paesi attraversati, che aspirazioni profonde uniscono i viaggiatori contemporanei? Partire è un manifesto: è l’espressione di una sfida al proprio sistema di valori, con la segreta speranza di contribuire a cambiarlo al proprio ritorno. Che si avventuri in una regione desertica o affronti il caos delle metropoli, il viaggiatore è in cerca della libertà e sceglie la propria identità. Il movimento dell’azione o
l’essere in pericolo sono condizioni che consentono di avvicinare una geografia (naturale o umana) radicalmente differente. Lo scopo: la conquista di sé, per la quale il viaggio non si limita più a essere solo una sfida ma riflette le contraddizioni e le ambiguità dell’esistenza.
L'euforia delle cime
Piccole considerazioni sulla montagna e il superamento di sé
di Anne-Laure Boch
Un inno allo sforzo e allo spirito della cordata.
Un amore contagioso per la bellezza selvaggia dei paesaggi di montagna.
Con riferimenti a vie mitiche, dai Pirenei all'Himalaya, dalle Dolomiti al Caucaso. Una riflessione sul rischio e la scoperta di sé.
Perché andare in cima quando ci si può Accontentare del passo? Perché cercare gli itinerari più diretti, più difficili, più impegnativi? Perché affrontare il pericolo, il freddo, il disagio, la sofferenza, quando i sentieri battuti offrono una scoperta tranquilla della montagna? Lo spirito dell'alpinismo non è quello dei surrogati asettici che la società moderna propone al posto e in cambio dell'avventura alpina. Alla base di questa passione, il bisogno misterioso di superarsi, di confrontarsi con una natura immensa che accoglie e domina, senza che mai la volontà della conquista mini la sua purezza. È di questa mistica dello sforzo inutile che tratta la presente opera. Tenta una fenomenologia di una attività radicata nella tradizione occidentale del superamento di sé, conducendo a un'esperienza che trascende tutte quelle che la vita comune riserva: l'euforia delle cime, la più bella delle ricompense.

La musica della neve
Piccole variazioni sulla materia bianca
di Davide Sapienza
Tutti sanno cosa è la neve ma quanti hanno pensato, con la materia grigia, alla materia bianca? Davide Sapienza, scrittore legato ai temi della natura, racconta un rapporto speciale: quello con la neve, con la sua danza, la sua musica, il suo messaggio, il suo mistero, il suo modo di essere inafferrabile e allo stesso
tempo così presente. E lo fa con queste piccole variazioni letterarie che prendono spunto dal lungo tempo che ha trascorso e che trascorre sulla neve, con la neve, nella neve, mutando con lei. La musica della neve parte dalle esperienze nella neve e nei ghiacci dalle Alpi all’Artico, utilizza i luoghi delle sue traversate e i dialoghi con la materia bianca, la più importante produttrice di silenzio, per trovare il proprio luogo interiore. È un racconto di trasformazione e metamorfosi, nella quale l’uomo si riflette e si riscopre. Piccole variazioni, su una musica misteriosa e magnifica.

Il mormorio delle dune
Piccolo elogio del deserto e di coloro che lo vivono
di Jean-Pierre Valentin
La sabbia del Sahara sussurra sul fianco delle più alte dune, che siano vive, isolate, raggruppate in erg, ocra, bionde o rosse. E mentre il vento le accarezza, le innalza e distrugge, i pozzi e i palmeti, le cavità
rupestri, gli accampamenti e le carovane di cammelli cantano la memoria dei popoli del deserto. Il loro universo, aspro ma in contatto continuo con la natura, permette di riconsiderare il nostro rapporto con essa, di formulare una risposta ai mali che la assillano e la rovinano. Il deserto ci riconduce anche alla nostra natura e ai nostri bisogni primari: provare la sete, il caldo e lo sforzo. Prendere parte a una spedizione sui dromedari, bere il tè al bivacco la sera e ascoltare il mormorio delle dune, significa entrare in comunione con il tempo e con il mondo.

Sulla Transiberiana
Sette fusi orari, 9200 km, sul treno leggendario da Mosca al mar del Giappone
di Mauro Buffa
Collana Altri viaggi
Un lungo viaggio da Mosca a Vladivostok sui treni della leggendaria ferrovia Transiberiana. Mauro Buffa, incuriosito da una descrizione idilliaca della Siberia tratta da Dostoevskij parte, con alcuni compagni di avventura contattati su internet, per andare a vedere cosa c'è oltre gli Urali. Percorrerà più di 9200 chilometri attraverso sette fusi orari deviando dal tracciato della ferrovia per raggiungere il lago Baikal e addentrarsi, su un traballante pulmino, nella steppa della remota Repubblica di Tuva ai confini con la Mongolia. Viaggiare su treni lenti, dagli spazi angusti, dormendo nelle cuccette corte e strette in vagoni affollati e mangiando il cibo comprato alle fermate dalle babushke si rivelerà un'esperienza densa di suggestioni letterarie, storiche e soprattutto umane. Mentre le giornate scorrono pigramente a bordo del treno, sfilano sotto i suoi occhi le città siberiane sopravvissute alla distruzione della seconda guerra mondiale. Soste di pochi giorni o di poche ore che sono occasioni per entrare in contatto con affascinanti culture e tradizioni. Bellissime donne dagli occhi a mandorla, nostalgici del comunismo e sostenitori del nuovo ordine, un cuoco stagionale che ha trovato lavoro a seimila chilometri da casa e un ex combattente della sporca guerra di Cecenia. Tutti contenti di vivere in Siberia dove fino a venticinque gradi sottozero non è considerato freddo e solo oltre i quaranta i bambini non vanno a scuola. Giunto infine al mar del Giappone non gli resterà che tornare indietro riportando testimonianze, impressioni e colori di un viaggio nel cuore e nella periferia del più grande paese del mondo che ancora oggi rimane in gran parte sconosciuto.
Collana "Altre Terre"
La casa editrice Ediciclo Editore da vent'anni specializzata nella pubblicazione di libri di biciclette, ha, come fiore all'occhiello, la collana "Altre Terre", dedicata a viaggi estremi in bicicletta.
Dai freddi cieli di Capo Nord alle pianure arse del Mali, dal fascino sinuoso delle antiche vie carovaniere, all'opulenza ottomana di Istanbul, dal rigore asburgico di Vienna, alle affascinanti strade balcaniche, dal blu romantico del Danubio all'equilibrio magico dei Camini di Fata della Cappadocia, dai volti sorridenti dei bambini tibetani al ghigno spaventoso dei feroci cani turchi. Racconti di viaggio per ciclisti, migratori, sognatori in pantofole. Romanzi e parole per scoprire la bicicletta come mezzo universale, primordiale e primario. Scoprire che due ruote lievi e lente dilatano il viaggio e contraggono le distanze. Permettono di raggiungere ogni luogo spogliati da cliché e barriere difensive, pronti finalmente ad accogliere odori, suoni, incontri inaspettati, emozioni, vite. Altre terre dove scappare. Dove perdersi e potersi ritrovare.
SALAM SHALOM da Venezia a Gerusalemme in bicicletta, di Alberto Fiorin
Un emozionante viaggio a pedali in una terra densa di contrasti
La bicicletta come messaggera di pace
Un viaggio a pedali in Terra Santa dal sapore antico che riecheggia le spedizioni avventurose a cavallo o in nave. Immagini a tinte forti impresse sulla carta che raccontano il passato e tratteggiano un paesaggio variegato: le bianche distese di croci del cimitero di Vukovar, l'oro dei mosaici di Santa Sofia, i minareti agili e svettanti, i magici camini di fata della Cappadocia, il rosa acceso della città di Petra, il giallo dell'assolato deserto di Lawrence d'Arabia, il lucore salmastro del Mar Morto. Oltre 4000 chilometri da Venezia a Gerusalemme attraverso città scolpite nella storia come Sofia, Istanbul, Damasco, Petra, Aleppo, Amman, Betlemme.
Un viaggio dell'anima per riflettere su una parola che non sempre si trasforma in azione: pace.
NELLA TERRA DEGLI ORSI. In bicicletta tra Canada e Alaska
di Sandra Segato
Un'avventura, un viaggio interiore in una natura selvaggia e spettacolare.
Oltre 1600 emozionanti chilometri in bicicletta superando varie volte i confini tra il Canada e l'Alaska, seguendo la strada che si inerpica tra le vette, con la vista che spazia su pendii boscosi e si apre su panorami spettacolari oltre le catene montuose: un paesaggio primordiale e selvaggio.
Sandra si muove sul suo cavallo a due ruote che la conduce in un'appassionante esplorazione del Grande Nord, terra degli indiani d'America e dei grizzly. La strada nelle gambe, negli occhi, nella testa e nell'anima. Sulla pelle i segni del sole, le tracce degli insetti. Pedala sotto cieli tersi, incontra viaggiatori solitari, bambine che saltano la corda tra i totem e vecchi indiani ancora aggrappati ai loro luoghi e alla loro storia. La sua scrittura trasmette le immagini e gli intensi incontri del viaggio come una tela impressionista, evocativa e simbolica, regalando momenti di sublime poesia e avvincente narrazione.
STRADE D'ORIENTE In bicicletta da Venezia a Pechino
di Aldo Maroso e Alberto Fiorin
Dieci uomini, un sogno: ripercorrere in bicicletta la via della seta, cioè quel particolare intreccio di strade carovaniere e rotte commerciali, polverose e ostiche lungo le quali, secoli addietro, si spostavano i mercanti utilizzando cavalli e cammelli. Un mezzo "lento", la bicicletta, che consente di stabilire un rapporto stretto e intenso con l'ambiente e con la gente. Un percorso ricco di suggestioni storiche, culturali, religiose, che si snoda da Venezia alla Cina, attraverso deserti, catene montuose, vallate e pianure sconfinate. 96 giorni e 12.000 chilometri per raggiungere Piazza Tienanmen a Pechino, valicando le frontiere di dodici stati e toccando importanti capitali. Un messaggio da proporre alla gente incontrata: quello dell'amicizia e della solidarietà. Ecco gli ingredienti di una grande avventura, avventura di pace, di conoscenza, di sport.
SOTTO I CIELI DEL TIBET in bicicletta da Lhasa a Katmandu
di Giovanni Zilioli
Pedalare a 4000 metri sotto "il tetto del mondo" raccogliendo emozioni e suggestioni spirituali.
Un viaggio avventuroso, un percorso interiore.
Prefazione del critico letterario Giorgio Barberi Squarotti.
Nell'autunno del 2005 sei amici partono dalla bassa e piatta pianura Padana per raggiungere Lhasa, capoluogo del Tibet. Qui inforcano le loro biciclette e cominciano a pedalare a un'altitudine di 4000/5000 metri giungendo a Kathmandu, in Nepal.
Raggiungere a pedali il Tetto del Mondo è per loro un'avventura estrema ma anche un percorso spirituale in grado di annientare le barriere razionali e di condurli nel terreno del sogno, e dell'immaginazione.
Con una prosa asciutta, a tratti poetica, Giovanni Zilioli ci porta alla scoperta dell'affascinante Paese delle Nevi. Le sue "riflessioni ad alta quota" spaziano dall'incontro con il millenario popolo tibetano, al contatto con una Natura dalla possente e vertiginosa bellezza, capace di risvegliare l'afflato spirituale assopito nei cuori occidentali.
Terre della Venezia Orientale. Guida turistica e culturale
Testi a cura di Laura Pavan
Disponibile anche in Inglese, Tedesco e Sloveno
Una guida al Veneto Orientale che propone 4 itinerari che partono dalla costa: uno strumento indispensabile per i turisti delle località balneari.
Tra arte e enogastronomia, tra parchi naturali e borghi pittoreschi, un territorio tutto da esplorare.
Una guida turistica e culturale al territorio compreso tra i fiumi Sile e Tagliamento, nel quale si inseriscono i Comuni del Sandonatese e del Portogruarese e la fascia costiera da Cavallino-Treporti a Bibione. La guida, pubblicata in collaborazione con la Provincia di Venezia, unisce testi scientificamente rigorosi ad uno stile chiaro e divulgativo, è ricca di immagini a colori ed è corredata da mappe territoriali dettagliate, con il tracciato dei percorsi di visita, e da piante dei principali centri storici. Gli itinerari proposti sono quattro: dal Sile al Piave; dal Piave al Livenza; dal Livenza al Lemene; dal Lemene al Tagliamento. Ognuno di essi parte da una località costiera e si spinge verso l'interno, seguendo il corso di questi fiumi. Alla fine di ogni itinerario un'apposita sezione è dedicata alle produzioni tipiche ed un'altra alle informazioni utili (indirizzi e recapiti di uffici turistici, musei e istituzioni culturali, parchi; segnalazione di fiere, mercati e manifestazioni di vario genere).