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Minerva
Durante un'escursione immaginaria negli splendidi deserti dell'Algeria, tra le dune di sabbia infuocata del Grande Erg e gli altipiani rocciosi, l'autore immagina di essere inaspettatamente abbandonato dalla sua guida Tuareg e di trovarsi da solo in un ambiente a lui del tutto estraneo. Consapevole che la sua vita, fino ad allora, era stata completamente nelle mani del suo accompagnatore, si rende conto, adesso, che sopravvivere e trovare la strada da percorrere dipendono esclusivamente dalle sue scelte. Le fotografie dei luoghi narrati ci accompagnano lungo il viaggio, e costituiscono il filo conduttore della narrazione e degli stati d'animo vissuti. Sono immagini che ci restituiscono un aspetto della terra algerina, quello dei suoi deserti, esaltandone la bellezza selvaggia e prepotente, i colori sfolgoranti, i contrasti violenti, la fierezza e la struggente poesia. La storia di un viaggio individuale, quello dell'autore, verso l'indipendenza delle proprie scelte, che come ogni viaggio reale e metaforico, è a volte avventuroso, a volte difficile, sempre pieno di poesia.
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