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TCI Collana Tracce
Tracce è la nuova collana di guide del Touring Club Italiano dedicata all'Italia. Tracce - quelle che lasciamo e quelle che osserviamo - è una grande rete sempre viva e in divenire. Non c'è Paese ricco di Tracce come l'Italia. E questa collana si muove appunto sulle sue Tracce, costruendo percorsi, tracciati, vie di ricerca. Perché le Tracce sono coscienza, presenza, rappresentazione di ciò che siamo stati e di ciò che siamo ora. Dunque le Tracce d'Italia non sono solo quelle dell'arte e della cultura, del paesaggio e della natura, del buon cibo e del buon vino, ma anche quelle di chi in Italia vive, lavora, si diverte. Lo sguardo di chi scrive queste guide è lo sguardo di una generazione che osserva e conosce i segni del rapporto millenario tra l'uomo e il territorio, che ha il disincanto di chi è abituato a viaggiare per il mondo, sa notare il particolare inconsueto, scovare l'indirizzo lontano dalle piste battute. Con la consapevolezza che spesso il tempo è poco, che i ricordi di scuola sono lontani, e che, come cittadini prima ancor che viaggiatori, la bellezza del nostro Paese va costantemente rispettata, preservata e valorizzata. Con passo leggero abbiamo provato a condurre il lettore attraverso piazze, chiese, musei, palazzi, ma anche per piccoli borghi e parchi naturali, spiagge e sentieri di montagna, e ancora botteghe, ristoranti, locali dove divertirsi, luoghi in cui si intrecciano la Storia e le storie minori, il passato e il presente. Abbiamo cercato di evitare, quando era possibile, le un po' ossessive elencazioni di ‘cose da non perdere', piuttosto invitando a perdersi tra l'insieme e i particolari, lasciando aperta la porta a ogni possibile ‘via di fuga' dal percorso canonico, stimolando così chi legge queste guide a tentare, in qualche modo, di essere ‘autore' di un suo proprio viaggio. Perché, come fa dire Italo Calvino a Marco Polo che relaziona a Kublai Khan dei suoi nelle Città invisibili, "potrei dirti di quanti gradini sono le vie fatte a scale, di che sesto gli archi dei porticati, di quali lamine di zinco sono ricoperti i tetti; ma so già che sarebbe come non dirti nulla. Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato". Perché solo il viaggio, con i suoi incontri, con le sue soggettive emozioni, sa ridisegnare la misura dei luoghi e delle storie.
Le vie di Perugia durante Umbria Jazz
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