Editori vari

sartori - via della setaLa via della seta
di Delfino Sartori - Editrice La Serenissima - Collana: Turisti per scelta

Un viaggio con mezzi locali percorrendo in 42 giorni i 7000 chilometri che separano Khiva "la città dagli occhi di turchese" a Pechino "la città proibita" per vedere cosa è rimasto delle atmosfere che respirò Marco Polo.

Un viaggio attraverso le grandi distese disabitate dell'Asia Centrale e poi le oasi incantate del bacino di Turfan e Takla Makal. Ossia la "Via della seta" che collegava una volta l'occidente dei mercati all'oriente dei commerci.
Lungo l'antica via della seta per vedere cosa è rimasto delle atmosfere che respirò Marco polo. Un viaggio attraverso le grandi distese disabitate dell'Asia Centrale e le oasi incantate del bacino Turfan e Takla Makal. Scoprirete luoghi e paesaggi incontaminati lungo la via che collegava una volta l'Occidente dei mercati all'oriente dei commerci.

 

dalla pianura padana_grandini

Dalla Pianura Padana all'Altopiano Tibetano in bicicletta
di Obes Grandini - Studio Editoriale Gordini, 2008

Obes Grandini è nato nel 1952, a Medelana, provincia di Ferrara. Abbandonata l'università dopo solo pochi esami, comincia a soddisfare la sua passione più grande: visitare terre straniere e conoscere. Come fonte di sostentamento sceglie lavori stagionali La bicicletta, come sua compagna di viaggio, entra in Scena nel 1980, quando parte per l'Irlanda. Quel viaggio lo tiene lontano dall'Italia per 15 mesi, pedalando per oltre 14.000 km arriva a toccare Capo Nord. Secondo viaggio: 1982, cinque mesi per 7.500 km, dalla Tunisia, il deserto algerino e marocchino, al ritorno a casa seguendo la costa spagnola e francese. Seguono: nel 1988 un viaggio di sei mesi e 6.000 km in Australia, da Sidney ad Adelaide, attraverso il deserto rosso, fino a Darwin; nel 1994, la traversata, di otto mesi, per circa 15000 km, di tutto il continente sudamericano, da caracas e passando per l'amazzonica. Dal diario di quella traversata sudamericana da nord a sud nel 2003 pubblicò il libro america latina. Un viaggio in bicicletta. Nel 1998 inizia a pedalare da Quebec City fino a sud di Anchorage (Alaska) dopo sei mesi e 12000 km.
E' del 2001 il viaggio, descritto in questo volume che, dall'Italia, lo porta fino al Tibet: un'avventura durata sette mesi per circa 11.500 km.
Nel 2007 comincia a pedalare da Alma Ata in Kazakistan e prosegue fino a Pechino. Di qui passa in Mongolia, attraversando il deserto Gobi; quindi entra nella Siberia russa fino a Skovorodino, per puntare a nord fino a Yakutsk per finire a Magadan, sul mare di Okhotsk. In totale 12.200 km in sei mesi.
Per queste storie sui pedali, Obes Grandini, non ha mai avuto e neppure cercato, alcun aiuto economco. La bicicletta acquistata nel 1987 lo segue fin dalla prima esperienza in sud america.


nella battaglia_campagnaNella battaglia pensa a me.
Azione e pensieri tra le rocce, le sabbie e i ghiacci del mondo

di Luca Campagna
Tipografia editrice Temi

L'alpinismo e la montagna, sport e passione dell'autore, forniscono lo sfondo per questi racconti autobiografici.
Il tema sono le fatiche, le sensazioni e i momenti indimenticabili vissuti durante la scalata di montagne verticali o nell'attraversare lontani deserti di ghiaccio e di sabbia.
Il libro illustra poi con splendide e significative fotografie, molti dei paesi che l'alpinista Trentino ha visitato, raccogliendo le immagini delle popolazioni locali impegnate nelle loro attività quotidiane e quelle degli alpinisti intenti a salire cime altissime e verticali.
Questo volume però costituisce anche una prova d'autore, perché contiene alcuni racconti che ben rappresentano la sua esperienza di vita e di uomo.
Lunghi viaggi in paesi esotici ed avventure condotte "sul filo del rasoio" con l'intensa presenza di una natura potente ed estrema, ma anche il ricordo penetrante e struggente dei propri familiari.
Una scrittura che contiene numerose riflessioni sui temi che muovono e indirizzano i sentimenti dell'autore: l'amicizia, gli affetti, la nostalgia per chi non c'è più.
E la memoria, che conserva i ricordi più segreti e riservati, quelli che Luca sceglie di condividere con i lettori, perché forse non esiste modo migliore per fissare affetti e tormenti se non rivelarne l'esistenza a chi ha voglia di ascoltare.

 

pompili -7summits

LE 7 SUMMITS La conquista possibile
di Giuseppe Pompili - minerva edizioni Argelato (BO)

Nel 1985 Io statunitense Dick Bass completò per primo la salita della cima più alta di ciascun continente, inclusi l'Antartide e le due Americhe. L'anno successivo fu la volta del canadese Patrick Morrow seguito a ruota dall'altoaltesino Reinhold Messner. All'epoca, sarebbe stato difficile immaginare che, nei vent'anni successivi, questa sfida sarebbe stata raccolta da decine di alpinisti di tutto il mondo, in primo luogo americani, ma anche europei e giapponesi. Costi più accessibili hanno facilitato, almeno all'estero, la popolarità di questa nuova forma di alpinismo seriale. Ma le Seven Summits non sono, come potrebbe sembrare, solo una collezione di vette. Sono invece un gioco bellissimo, un percorso rivolto al progressivo miglioramento delle proprie capacità. E' la pratica di un alpinismo itinerante che si misura con ascensioni sempre più impegnative, sino a culminare con quella dell'Everest. Questo libro la testimonianza di come, a mezza via tra i cenacoli dell'alpinismo e le spedizioni commerciali, esista e sia praticabile un cammino intermedio, che non rifiuta le moderne possibilità pur preferendo muoversi autonomamente in modo pulito, by fair means. Attraverso il racconto illustrasto di ogni salita, numerose immagini e dettagliate schede tecniche, ho cercato di condurre sia l'alpinista che il viaggiatore su queste affascinanti montagne, casi diverse tra loro. Per chi non si limita a sognare ma vuole anche mettersi in gioco ho aggiunto un capitolo sulla preparazione medico-sportiva per l'alta quota. Più che vette da conquistare, le sette cime sono state il mio modo per esplorare alcuni angoli di mondo, altrettante finestre spalancate su ciascun continente.
Giuseppe Pompili è un ingegnere nucleare bolognese, nato nel 1963, amante dell'alpinismo sin da ragazzo. La sua scelta di vita è stata coniugare lavoro e passione per i viaggi e le montagne. Negli ultimi anni si è dedicato alla scalata dei maggiori 8000, dopo anni di arrampicata sportiva, sci-alpinismo, parapendio e corsa a piedi. Documentarista e fotografo, collabora con numerose riviste di montagna ed è stato il terzo italiano, dopo R. Messner e A. Magliano, ad aver salito le "Seven Summits".


il mondo val ben-meniniIL MONDO...VAL BENE UNA MESSA
Avventure semiserie di un turista dilettante
- di Luciano Menoni
&myBook-Caravaggio Editore.


Come si può arguire dagli incipit dei suoi divertenti racconti, per l'Autore la scelta delle destinazioni non è sempre ben ponderata e programmata con accuratezza, ma la filosofia che anima le sue avventure in giro per il mondo è improntata alla ricerca di spunti che stimolino la sua capacità di osservare gli aspetti più insoliti e curiosi dei paesi in cui si reca. Come dire: l'importante non è dove andare, ma... andare. Occhio critico e attenzione a ciò che lo circonda ne fanno un viaggiatore, più che un turista in senso lato, e questi tre racconti, che affrontano le peripezie di una spassosa gita a Londra con famiglia, di un viaggio quasi "per caso" in Cina e di un "doloroso" (a voi scoprire il perché) itinerario in India, ne sono l'evidente riprova.

 

bimbe kabul

Le Bimbe di Kabul. Afghanistan 2005: la sfida silenziosa delle donne verso la democrazia
di Elena Montecchi - Aliberti Editore

"Le bimbe di Kabul" è il diario di un viaggio compiuto da una missione parlamentare italiana, con lo scopo di fare luce su quella che è la condizione delle donne afghane, apparentemente inesistenti in una comunità multietnica e multilinguistica prettamente maschile e strutturalmente molto complessa. Elena Montecchi nel suo libro pone parecchie domande riguardo al futuro delle bambine di Kabul, che oggi per la prima volta possono andare a scuola, seppur tutelate dalla rigida segregazione tra i sessi. In una società dove tutti gli aspetti, anche i minori, sono gestiti esclusivamente da uomini, la salvaguardia dei diritti umani è un obiettivo fondamentale da raggiungere, sebbene il percorso sia ancora lungo e impervio, almeno finché le donne non vedranno riconosciuta la propria dignità di esseri umani

 

oltre il chadorOLTRE IL CHADOR. Iran in bianco e nero
di Marcella Croce - edizioni medusa

Chador, imam e harem: tre parole chiave per capire l'Iran di oggi, Paese che è passato al regime filo-occidentale dello Scià a quello della rivoluzione islamica di Khomeini, che ha imposto una repubblica fondata sulla teocrazia islamica. Oggi l'Iran è sotto gli occhi del mondo per le molte tensioni politiche di cui è oggetto dentro e fuori dai propri confini e in particolare per la corsa al riarmo nucleare. Per due anni, Marcella Croce ha osservato con attenzione l'Iran, Paese sul quale in realtà si continua a essere molto disinformati, raccogliendo notizie di prima mano nel vasto territorio ancora ignoto che si stende «oltre il chador». Come si sopravvive nella repubblica islamica? È piuttosto semplice: anche i musulmani ferventi (persino molti mullah) non amano affatto le imposizioni governative e scavano un abisso più o meno profondo fra il mondo della propria famiglia e la vita pubblica esterna, dove regna l'opportunismo. Le donne più spregiudicate vanno a vedere i defilé di moda, sono ben truccate, e hanno solo uno straccetto in testa; le più tradizionali indossano il chador nero più integrale, e le studentesse di ogni tipo di scuola o università sono obbligate ad andare in giro vestite come suore. Ogni episodio della vita è stato per l'autrice occasione per imparare a riconoscere le caratteristiche essenziali di questa splendida cultura, ma anche le aberrazioni della repubblica islamica che tiene vigili i paesi dell'Occidente con le sue minacce.

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